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Netflix approda in America Latina (e l’Italia resta a…non guardare)

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Calendario rispettato. Dopo la conquista degli Usa nel 2007 e del Canada nel 2009, Netflix, il gigante della distribuzione di pellicole e serie tv tramite noleggio dvd postali ed in streaming on line, è approdato in America Latina lo scorso 12 settembre, coinvolgendo 43 paesi del continente, partendo dal Brasile, coinvolgendo via via Argentina, Cile ed infine Messico ed i paesi del Caribe. In questi giorni l’intero continente americano può finalmente sperimentare la visione on line di film e serie televisive, del tutto legale, ad un prezzo mensile molto competitivo (in Brasile la piattaforma ha offerto a tutti i sottoscrittori il primo mese di prova gratuita e dal Cile all’Argentina e Messico si va da 5,50 ad un massimo di 8 euro mensili), sfruttando tutti i più moderni dispositivi multimediali come web tv, lettori blu ray, smartphne e tablet pc e MAC oltre ai pc direttamente collegabili alla tv ed alle consolle dei videogiochi, come l’X-Box 360 de Microsoft, Wii della Nintendo e PS2 e PS3 di Sony e pagando direttamente attraverso carta di credito direttamente sul web. Il lancio nel mercato sudamericano vuole essere una testa di ponte per l’Europa, dove sono ancora scarsi i servizi di distribuzione analoghi e dove dilaga la pirateria. Se Netflix negli Usa ha raggiunto la fama di “assassino di Blockbuster”, in Argentina avrà un grande avversario contro cui confrontarsi ed a cui gli argentini sono molto affezionati: si tratta di Cuevana, piattaforma creata da tre giovani di San Juan che trasmettono in streaming gratuitamente centinaia di pellicole, chiedendo un contributo unicamente per le più recente e che, nonostante le minacce di grosse compagnie, prosegue nella sua lotta per la “visione libera”. I grandi paesi sembrano molto pronti ad affrontare la sfida. Il Brasile ha annunciato un piano di investimento in occasione dei Mondiali del 2014 per favorire la rete internet di quarta generazione e raggiungere i 40 milioni di famiglie in banda larga mentre in Argentina le connessioni in banda larga sono aumentate del 31% con picchi di 7 mega e con l’offerta ambiziosa di 30 mega annunciata per questo mese da Cablevision, impresa leader nel settore, senza considerare che Telefonica con il servizio Speedy che conta 8mila clienti offre numerose scelte cinematografiche sulla piattaforma On Video. L’unico problema è garantire la continuità di larghezza in tutto il percorso. Tutto ciò mentre l’Italia arranca nella banda larga e l’unico esperimento di canali con doppia distribuzione sul web è Cubovision, cui si affiancherà Sky Anytime, ma senza connessione ultra-veloce, lo sforzo rischia di essere inutile…E pensare che l’avvento di Netflix (previsto in Italia solo a fine 2012 o nel 2013) ha ridotto la scelta di mezzi al limite della legalità o del download BitTorrent.


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